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Gen 20

Intervista agli Electrik Mantra. Eredi del rock-prog più puro e d’autore ci parlano del loro mantra e dei loro progetti

Gli Electrik Mantra sono una neonata band rock-prog, in uscita con un interessante EP d’esordio dal titolo omonimo. Eredi di un genere, che rappresenta la Storia della musica, raccolgono in sé – in una sintesi – tutti gli elementi del rock anni ’70 unito a musicalità progressive in un progetto composto da 3 brani strumentali inediti più una cover, un po’ troppo coinciso per comprenderne a fondo le potenzialità, ma comunque valido e con spunti meritevoli.

– Ciao ragazzi, innanzi tutto una curiosità sul nome. Perché Electrik Mantra?
Electrik Mantra perché i nostri brani nascono come un mantra che risuona dentro di noi come se fossimo in stato di contemplazione, infatti quando componiamo ci lasciamo guidare molto dall’istinto e dalle sensazioni del momento, ma il nostro è un mantra che si esprime musicalmente in chiave moderna… un mantra “elettrificato” in chiave Rock!

– Andiamo quindi al sodo, com’è nata l’idea di questo album, dove è stato registrato e cosa potete raccontarci sui giorni di produzione e di registrazione?
L’idea di questo progetto risale ad alcuni anni fa, quando Mauro (il bassista) faceva parte di altre band di diversa estrazione musicale. In realtà la sua vena creativa si sviluppava progressivamente e si delineava sempre più chiaramente l’idea di un proprio progetto rock strumentale. L’idea si è potuta concretizzare con l’incontro tra lui e Franco (il chitarrista), con cui c’è subito stata una buona intesa a livello artistico, ed è stata definitivamente sugellata con l’entrata nel gruppo di Marco alla batteria.
La produzione ha richiesto molto tempo, impegno e sacrificio, ma ne è valsa sicuramente la pena, siamo molto soddisfatti del risultato, di aver potuto dar “voce” al nostro messaggio e sfogo al nostro “estro” creativo (diciamo che il progetto è nato dalla voglia di narrare il nostro modo di vedere la vita che ci circonda e dalla necessità di raccontarlo al mondo!). L’Ep è stato totalmente autoprodotto, quindi ha richiesto uno sforzo maggiore del normale e poi ovviamente veder nascere le proprie canzoni con un “sound” ben definito e poter toccare con mano quello che si stava via via delineando è stata un emozione indescrivibile.

– Personalmente ho ascoltato l’album in digitale, con un impianto buono ma pur sempre legato ad un file audio caricato su piattaforma streaming. Ho trovato questo limitante (e la registrazione forse anche un po’ troppo bassa e piatta) per dei brani strumentali che meriterebbero un ascolto più approfondito supportato da componenti HI-FI in grado di restituirne tutte le sfumature. Voi cosa ne pensate della musica fruita in streaming? E’ un limite per la qualità d’ascolto o un vantaggio perché permette una maggiore diffusione verso il pubblico?
… Streaming… diciamo che è l’accesso più veloce che ci sia in questo momento alla musica quindi sicuramente presenta dei vantaggi, ma a volte forse può rappresentare anche un limite per la qualità del prodotto musicale. Comunque essendo un mezzo di “comunicazione e condivisione” rapida, anzi istantanea, ben venga. Forse risulteremo un po’ “antiquati” ma pensiamo che per ascoltare la musica e godere di tutte le sue sfumature e “colori”, oltre che avere un buon impianto di diffusione, si debba mettere un piede davanti l’altro e raggiungere le Band negli eventi Live!

– La vostra musica si svolge su mood che crescono e poi “colpiscono” attraverso reminiscenze rock e linee più avanguardistiche… Tutto appare comunque sotto controllo, ben calibrato senza sbavature o picchi di sorta. Voi cosa ne pensate? C’è molto “controllo”, tecnica e “mestiere” nella vostra musica?
Come già detto, quando scriviamo musica cerchiamo sempre di assecondare le nostre sensazioni quindi spesso quella è la matrice da cui si sviluppa il nucleo di quello che sarà il brano musicale.
Ci sono tanti anni di studio ed esperienza in ambito musicale alle nostre spalle, questo ci è servito a padroneggiare meglio questo linguaggio e ci permette di esprimere in modo appropriato quelle che sono le emozioni e le sensazioni su cui nascono i nostri brani.

– Quanto la vostra musica attinge dal passato e quanto è rivolta al futuro?
La nostra musica risente del background musicale di tutti i componenti della band; Mauro (basso) porta con sé il bagaglio del Funk, del Rock e del Prog degli anni ’70, Franco (chitarra) il Blues e il Rock psichedelico, Marco (batteria) l’Hard Rock e il metal anni ’80. La nostra musica deriva proprio dalla fusione di questi generi musicali, quelli che abbiamo ascoltato da quando eravamo ragazzi, unito a tecniche di esecuzione e stili musicali più  moderni, la nostra musica rappresenta la sintesi di tutto questo. Il nostro sguardo al futuro consiste proprio in un “ritorno al passato” rivisitato in chiave moderna…è il nostro mantra che si esprime in termini moderni, il nostro mantra “elettrificato”!

– Cosa dobbiamo aspettarci dagli Electrik Mantra da qui a breve?
Intanto ci saranno a brevissimo molti appuntamenti per poterci ascoltare Live e poi chissà… magari in cantiere c’è già un nuovo album…

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