Con nove anni di carriera discografica, Olden (all’anagrafe Davide Sellari) esce con un nuovo album il 21 Febbraio per Vrec Music Lable, distibuita da Audioglobe.
Con l’album “Prima che sia tardi” prodotto da Flavio Ferri (Delta V) la canzone d’autore rialza la testa. Dieci tracce una più bella dell’altra, con una produzione impeccabile e testi come non si sentivano da anni.
L’album è nato da un piccolo romanzo scritto dallo stesso Olden in cui si immagina una società dominata da una dittatura devastante. L’Oca Nera raffigurata nella cover dell’album rappresenta l’immagine dell’ideologia razzista e neofascista che l’autore descrive canzone dopo canzone.
Un album pieno di poesia letteraria e sonora, intenso, coraggioso, con una forza espressiva contagiosa. Ascolti i testi e ti immagini le scene come se fossi dentro un film apocalittico, anche se il finale resta aperto e fa intravedere una sorta di liberazione dall’oscura presenza dell’Oca Nera, destinata a morire come ogni regime del passato, del presente e del futuro.
Un anno di lavoro, tra ideazione, scrittura e registrazione, a testimonianza che le opere non si inventano in pochi giorni, non si fabbricano come pezzi di ricambio, non possono essere file invisibili usa e getta nel rumore di fondo che marchia la produzione musicale attuale.
La prima track dell’album “Prima che sia tardi” è un inno al riscatto e alla consapevolezza, un monito, un grido di allarme che denuncia una dittatura ideologica e culturale in un futuro prossimo, neanche troppo lontano.
Nella canzone successiva “Il giorno della gloria” si mette in scena la spettacolarizzazione del regime, una parata militare, la dittatura che annuncia leggi razziali, espulsioni, il rito del potere nazionalista e xenofobo assoluto.
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